Sostenibilità
Concerti, per lecologia non cè musica
Generatori a biocarburante, carta riciclata per manifesti e biglietti, materiali ecosostenibili per palco e ristoro...a cura di, Daniela Verlicchi
di Redazione
A fare «i conti in tasca» al Live Earth di Al Gore sono stati in molti. Ad altoparlanti spenti e a dirette tv finite, c?è chi accusa di incongruenza gli organizzatori della maratona musicale. Primi tra tutti i siti ecologisti che non hanno risparmiato critiche allo spreco di elettricità e risorse. I grandi concerti inquinano: è facile immaginarlo. Quanto è una questione di numeri ma anche di piccoli o grandi accorgimenti che possono metter in atto produttori, organizzatori e ovviamente spettatori. Dall?acquisto di generatori a biocarburante all?uso di carta riciclata per manifesti e biglietti: sono tanti i modi per rendere più ecocompatibili i grandi eventi musicali dell?estate. E in Italia? Cosa si fa per ridurre l?impatto ambientale dei vari Gods of Metal, Neapolis Festival o Umbria Jazz? Vita lo ha chiesto agli organizzatori dei principali eventi di questa estate 2007.
Monluè
Al Monluè 2007, il festival di musica ?alternativa? organizzato da Arci, di ecologico c?è ben poco: distribuzione di acqua microfiltrata per evitare l?uso e soprattutto lo smaltimento di bottiglie di plastica e raccolta differenziata dei rifiuti. «Sarebbe troppo costoso oltre che logisticamente complicato dotarci di generatori di energia verde», spiega Geppi Materazzi, il coordinatore del festival. «Si tratterebbe di aumentare il costo del biglietto di 5 o 6 euro», continua, «e il nostro pubblico non lo capirebbe».
Neapolis
Al Neapolis Festival (in programma dal 27 al 29 luglio prossimi) ci avevano provato, rivela Sigfrido Caccese, patron dell?evento: «L?anno scorso abbiamo chiesto una serie di preventivi e abbiamo valutato l?idea di acquistare pannelli solari per alimentare il festival». Impossibile, è stata la conclusione: l?energia erogata sarebbe stata troppo bassa, i costi troppo alti e le sponsorizzazioni nulle. «Il mercato è ancora del tutto disinteressato a queste proposte», spiega Caccese. Meglio allora ripiegare su altre iniziative. Per l?edizione 2007 del festival, tutti i manifesti e volantini sono stampati su carta riciclata e le linee di autobus e metro per raggiungere il festival rafforzate per indurre gli spettatori a lasciare l?auto a casa.
Gods of Metal
Anche gli amanti del Metal hanno avuto poche possibilità di ridurre l?impatto sull?ambiente del loro concerto preferito. Raccolta differenziata e potenziamento dei trasporti pubblici a parte (standard imposti dal Comune di Milano, dove si svolge la manifestazione), Gods of Metal per non inquinare si limita ad affittare i palchi e gli strumenti per il concerto in loco, annullando le emissioni prodotte dal trasporto su strada. «Una scelta dettata da esigenze economiche, oltre che ecologiche», ammette Rosario Leo, responsabile promozione e marketing.
Umbria Jazz
Nessun tipo di energia alternativa per alimentare i palchi, nessun incentivo all?utilizzo dei mezzi pubblici, nessuna forma di raccolta differenziata: va ad Umbria Jazz (dal 6 al 15 luglio 2007) la palma d?oro del festival più inquinante dell?estate. Per fortuna, i concerti di Umbria Jazz si svolgono per lo più in città, a Perugia. E questo permette di evitare l?abuso di energia elettrica per l?illuminazione.
Powerstock Festival
È la novità dell?estate 2007, almeno dal punto di vista ambientale. Si definisce il «primo festival di musica dedicato alla sostenibilità ambientale» e ha tutte le carte in regola per farlo: generatori a bio olio per alimentare le casse e i riflettori, carta riciclata per tutta la campagna pubblicitaria e materiali ecosostenibili per il palco e le strutture di ristoro. E se tutto questo non bastasse («e non basta», chiarisce l?ideatore del festival, Carlo Brancati), Powerstock aderisce al progetto Parchi per Kyoto» di AzzeroCO2 che permette di compensare le emissioni di gas inquinanti con interventi di riforestazione. Tutto questo incide sul prezzo del biglietto. Chi entrerà al Parco eolico di Albanella (SA) dove tra il 26 e il 29 luglio avrà luogo Powerstock, dovrà sborsare tra i 35 e i 100 euro. «È un rischio che abbiamo voluto correre», commenta Brancati, «d?altra parte contiamo sul fatto che i giovani siano disposti a spendere un po? di più per un consumo di musica più sostenibile».
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